Progettato per l’inaugurazione del 1940 da B.E. La Padula, ospitava la Mostra della Banca d’Italia. Il Padiglione America Latina è uno dei maggiori esempi di architettura razionalista in Italia. Concepito come un quadro pittorico per la sua solennità monumentale, tendeva a stabilire un rapporto diretto con la fascia basamentale della Torre, a quel tempo riccamente ornata con bassorilievi in cartongesso.

Colpito da una bomba durante la II Guerra Mondiale, il padiglione America Latina fu ricostruito nel 1952 dagli Architetti M. Capobianco, A. Marsiglia e A. Sbriziolo e l’intervento ad esso applicato ne mutò la fisionomia. L’inserimento di un loggiato dagli esili pilastri incassato nell’edificio determinò un rapporto di affinità con il Ristorante e la Piscina. All’interno, invece, i locali furono resi più luminosi e più idonei ai fini espositivi. Nella metà degli anni ’70 la costruzione del Padiglione Caboto portò alla continuità tra i locali dell’edificio ed i vari elementi del fronte settentrionale del Piazzale principale. composto da 5 sale  dotate di tutte le attrezzature tecniche necessarie per la resa perfetta degli eventi organizzati. Offre spazi di varie dimensioni: da un minimo di 45 mq ad un massimo di 150 mq per 9 metri d’altezza.

Scheda Tecnica del padiglione

Sala A

0mq
Superficie
0cm
Altezza utile

Sala B

0mq
Superficie lorda
0cm
Altezza utile

Sala C

0mq
Superficie lorda
0cm
Altezza utile

Sala D

0mq
Superficie lorda
0cm
Altezza utile

Sala E

0mq
Superficie lorda
0cm
Altezza utile

Fra gli eventi culturali ospitati nel Padiglione America Latina, si ricordano: Villaggio della Danza, la personale di Julian Schnabel Dipinti 1978-2003, Stazione Utopia, Annali dell’Architettura, mostre di fumetti, Omaggio a Niemeyer, performance di arte contemporanea nell’ambito del Forum delle Culture ed infine un laboratorio di Arti Circensi.

A breve il Padiglione America Latina ospiterà l’Archivio Storico dell’ENEL